Valvano: “Percezioni del quotidiano” ad Ascoli Satriano

Ascoli Satriano – IL famoso scrittore e drammaturgo Robert Musil diceva che “nell’arte c’è una finezza: il lieto fine che ci consola dell’esistenza quotidiana”. La mostra “Le percezioni del quotidiano”, di un giovane talento della fotografia pugliese, Giuseppe Valvano ( Sito), già ospitata ad Ascoli Satriano ad inizio agosto ed ora approdata a Candela nel restaurato Palazzo Ripandelli fino al 28 agosto e con altre future tappe in Puglia, vuole raggiungere questo obiettivo ovvero farci riflettere sullo straordinarietà del quotidiano, specchio di cambiamenti naturali e umani, a fronte della ricerca spasmodica del superamento dei limiti in tutte le arti.

D’altronde già la locandina della mostra, nella foto che mostra una luce incandescente che sovrasta una mano in piena oscurità, sembra descrivere qualcosa di astratto, di surreale ma in realtà molto concreto: la luce, l’energia, la mano dell’uomo. Cosa rappresenta quella mano sottesa? Forse il desiderio di dominare quell’energia di vitale importanza oppure il diritto di usare ma non abusare di questa risorsa. Empatia o scontro, potenza o impotenza? Percezioni che ci riconsegna alla naturalezza delle cose, come quelle che illustrano sereni paesaggi naturali così in contrasto con l’incuria dei nostri giorni o scene straordinarie di ordinaria immigrazione, foto che valgono per il Sud, come per il mondo e che mostrano in tutt’uno, il dramma dell’immigrazione, l’importanza dell’acqua come bene pubblico, ma anche la povertà, la solitudine, la speranza di una vita migliore e, chissà, un lieto fine.

(Angelo M.D’addesio per Stato, riproduzione riservata)