La proposta di cancellare la parola “razza” , specialmente dalla Costituzione, troverebbe consenziente buona parte della società.
Personalmente, in tempi non sospetti e pertanto remoti dalle polemiche oggi sorte dopo il fattaccio di Macerata, avevo pubblicato un intervento in tal senso diciotto anni addietro, luglio 2010 per essere più preciso, in una rivista associativa-culturale genovese.
L’articolo, per intero, fu poi riportato su queste pagine di Stato il 24 ottobre del 2015, per l’ampia diffusione.
Faccio seguire lo stralcio specifico del testo tratto dal corposo (oltre 1400 pagine) “Vocabolario etimologico comparativo. Aree semantiche e percorso omologistico nella lingua italiana” da me già redatto in precedenza e oggi edito online in Literary-it (Libraria Padovana Editrice) per conto del movimento culturale La Copertina di cui sono il referente.
\…\ Omonimo di Razza, nome di un pesce, di tema indoeuropeo RAIA pesce cui invariato il latino RAIA e l’italiano Raia con la forma Razza attestatasi da fonetica settentrionale, si ha il termine Razza (umana) questo omologismo dal francese HARAZ e che in origine stava a indicare allevamento di cavalli.
Razza (umana) comunque è dal latino RATIO cui Razzatore che si riferisce all’animale scelto per la riproduzione della razza, successivamente svoltosi in Specie (umana) cui Razziale, Razzismo, Razzista, Razzistico, Razzizzazione, Razzumaglia o Razzamaglia; curiosa pure la sua attestazione lemmatica in italiano, che da una forma maschile L’arazz s’è svolta nel femminile La Razza (umana) con aferesi della vocale iniziale A (che già aveva perso l’h di Haraz) e che va a comporre l’articolo femminile logicamente non eliso.
In percorso indoeuropeo si conta il globalizzato francese Racé da RACE razza e non può essere solo una coincidenza l’omonimia con l’inglese RACE corsa da TO RACE correre, in origine riferito ai cavalli (allevati per la corsa), cui i globalizzati Racer corridore e la locuzione Racing team “squadra da corsa”, oggi in accezione automobilistica.
Il termine Razza, neologismo coniato nel XV sec è finito per scalzare Specie, questo adottato dal XII sec, con riferimento all’uomo, pertanto si ha la locuzione Razza umana sostitutiva di Specie umana; ma c’è dell’altro, è adottato in Gruppo razziale per selezionare gli uomini in base ai caratteri somatici, genetici ed ereditari, come il colore della pelle, sostituendosi all’appropriato Gruppo etnico, da Etnia, toccando l’assurdità della Razza pura.
Il lemma, con i suoi derivati, peraltro nato in un ambiente equino, avendo assunto un significato discriminatorio e persecutorio è dunque da cancellare dalla terminologia umana, viepiù in locuzione Conflitto razziale, Lotta razziale, Distinzione di razza… \…\
A cura di Ferruccio Gemmellaro