Foggia, 05 marzo 2018. Il partito democratico al minimo delle percentuali in Capitanata. La soglia fissata per “andare bene” era almeno il 23%, così dalle previsioni anche in base alle regionali. Si puntava sulla fidelizzazione di alcuni collegi, su un 28% nel territorio di San Severo, vittorioso nella competizione del 2015 che ha benedetto Emiliano e il supporto di civici, non una carta vincente per le politiche.
Nulla di tutto questo, un’elezione non si può paragonare ad un’altra, il risultato dei pentastellati ha spazzato qualunque previsione.
Loro che, nel 2013, non avevano nessun candidato in provincia di Foggia, raggiunsero il 28%, come alle europee del 2014, quando ci hanno messo la faccia, nel 2018, in molti casi, hanno vinto. Che sia voto “di pancia, di protesta”, che sia la riproposizione di una “sempre vincente caccia alle streghe” – come dice l’onorevole Paolo Agostinacchio nei commenti post voto- sta di fatto che in questo exploit stellato il Pd in particolare resta la palo, il Pd al governo della Regione. Se confrontiamo gli esiti odierni con le europee del 2014 la differenza è da vertigine, un 30% sulla spinta del Renzi che fu. Il dato di riferimento del 2013 era compreso per la Capitanata in una forbice fra il 19 e il 21%, in questa tornata a stento si sfiora il primo numero a due cifre.
Più difficile il paragone con il 2013 per il centrodestra che allora era “Popolo delle Libertà”.
Il dato netto è che Fi, in ogni caso, resta partito leader in provincia di Foggia, con un perno di di riferimento del 20%. Ma pesa la sconfitta su Foggia dove un collegio storicamente di centrodestra se lo aggiudica Rosa Menga, grillina. Sarà questo un referendum sull’amministrazione in carica come alcuni avevano paventato- leggi i maggiori critici del sindaco come il partito di Giuseppe Mainiero, Fdi- o avevano scongiurato, come gli schierati in tutto e per tutto con il sindaco e la candidatura di sua cognata? Ma poi, un altro nome, avrebbe sortito effetti diversi, visto il trend in corso a favore di Grillo? Si vedrà. Pesa la sconfitta a Manfredonia di Giandiego Gatta, che aveva brillato alle regionali e che a livello personale prende 300 voti in più di quelli di lista. Tasso ne totalizza 700 in più, come carisma appena sbocciato, come nemmeno i più longevi politici manfredoniani hanno mai ottenuto.
La Lega, stando ai risultati degli uninominali, non raggiunge l’agognato 10%, né a livello provinciale né regionale, nemmeno nella sua sede di nascita, quella con più tradizione insomma, cioè a San Severo, dove resta poco sopra il 7%. LeU, in qualche modo erede di Sel, passando per Senato e Camera, cioè con riferimenti istituzionali di peso quali Laura Boldrini e Pietro Grasso, nemmeno nelle zone tradizionalmente rosse supera il 2,5%. Il quarto polo, che nel 2013 stava nella coalizione di Monti, oggi viene trainata da Angelo Cera oltre il 4%, appunto perché ha il suo candidato di punta. In altri collegi si attesta sul 3% se non al 2%.
A cura di Paola Lucino, Foggia 05 marzo 2018
BORDO ADESSO INGOIATE IL ROSPO —–
Via andate via dovete andare via….ma come lo dobbiamo scrivere e dire??
Non vi bastano nemmeno i risultati chhe ci sono ststi….
Non e’ stato, un VOTO di PROTESTA, ma per la prima volta, un voto espresso LIBERO della valutazione di chi non e’ capace di dirigere e governare il proprio POPOLO, senza essere ricattati con i vari interessi personali
Fuori i sanguisuga dei VITALIZI D’ORO sanguisuga…….
Andassero a lavorare seriamente.
Voto di protesta che cosa?
Voto lucido, libero, stellare
Finalmente facce pulite in parlamento!
ora Giandiego candidati a sindaco di Manfredonia come avevi promesso…..
Ciao bordo bye bye
GoTo work
Solo chi non voleva vedere, è rimasto sorpreso dai risultati. Speriamo che questo serve a dare una sveglia a tutti per ricostruire dalle fondamenta questo tormentato paese, che sta andato a picco peggio della concordia
La città è stanca di voi trovate i un lavoro onesto
vattene, andate via , non è un voto protesta è un voto che vi dovete togliere dalle …..ci avete dissanguato. Vi siete arricchiti con la politica, vi siete assicurati i vitalizi
non vi fate vedere più in giro per la città. Come lo dobbiamo dire?
Avete sistemato ??-, me mo avast, ci avete stufato con il vostro clientelismo, trovatevi un lavoro.
Ora vi aspettiamo alle amministrative.
Qualche uccellino, da verificare con le pinze, ha detto che stante lo scarso risultato ottenuto dal PD a livello provinciale, sia anche a rischio la nomina dei rappresentanti del PD nel collegio proporzionale Puglia 4. Per favore fatemi sapere qualcosa perchè sto soffrendo ….vi prego rassicuratemi non vorrei fosse vero.
Grazie..grazie…grazie….
Bordo te ne devi andare Manfredonia non ti vuole più….hai deluso
Bordo ora l unica” Camera “che vedrai è quella di casa ………
A BORDOOOOO L’ASSEGNO LSU…..AVEVI DETTO A FEBBRAIO QUALCHE GIORNO…………………… AB……. SEI CADUTO DALLE STEò
LLEEEEEEEEEEEEE.
Ora gli amici di merende tali Riccardi e Zangariello si godessero quest’altro periodo di ferie,che la scadenza e’prossima anche per loro.—–
bordo, adesso aspettando il vitalizio ti devi trovare un lavoro.Insieme a te anche altri deputati devono fare le valige.adesso passiamo ai vincitori che anno promesso cielo e monti,per che x questo sono stati votati i 5st x il redito e a preso tanti voti al sud.E la lega x gli emigranti,sempre se riescono a fare un governo però.Per che adesso se vogliono fare un governo devono andare a pregare il PD,seno si va di nuovo alle elezioni,se poi si riesce a fare un governo,devono vedere come mantenere le promesse fatte,non dimentichiamo che ci vuole sempre la approvazione europea,come vedete non e facile,l’unico risultato sicuro e che vanno via molti deputati vecchi,ma x le promesse fatte la vedo dura da mantenere,per che non ci sono soldi x il deficit troppo alto
D’ora in avanti bisogna ripulire il pattume politico anche nei comuni.
Vai a LAVORARE
Se vi non ti basta la lezione tra 2 anni ci vediamo alle comunali, libereremo questa città dagli incapaci gettonieri!
Fossi in voi non presenterei neppure la lista! Ciao ciao!