Nota della Presidente della Commissione regionale di studio e inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia, Rosa Barone in seguito all’audizione del Capitano Ultimo.
“Sono orgogliosa che il Consiglio regionale della Puglia sia stata la prima sede istituzionale ad aver invitato il Capitano Ultimo per ascoltare la sua testimonianza per parlare di lotta alla criminalità organizzata. La commissione nasce proprio per sensibilizzare su questi temi e creare momenti di confronto per capire cosa possano fare le istituzioni per prevenire e contrastare i fenomeni mafiosi.
Siamo riusciti a parlare di sicurezza, dell’importanza di diffondere la cultura della legalità partendo dalle giovani generazioni e di far capire che la lotta al crimine non è solo un problema delle forze dell’ordine, ma di tutta la società. La politica per questo può e deve fare di più a tutti i livelli e ascoltare testimonianze come quella del Colonnello De Caprio o di Don Ciotti lo scorso anno, non può che spronare tutti noi in questo senso.
Non si deve agire in continua emergenza, ma dare vita ad azioni programmate e concordate con chi tutti i giorni è in prima linea contro la mafia, come il Capitano Ultimo. Le sue parole ci hanno fatto capire quanto sia importante non far sentire soli gli uomini delle nostre forze dell’ordine. Nei giorni che hanno portato all’arresto di Totò Riina, il Capitano Ultimo non era solo: aveva vicino a sé i suoi uomini e l’intera comunità.
Riusciamo a combattere la mafia solo facendo sentire la presenza dello Stato sui territori. Si possono cambiare le cose solo se rialziamo la testa come comunità. Per dirla con le parole del Capitano Ultimo oggi in Commissione “la sicurezza non può essere propaganda, ma un dono’”.
C’è ancora troppo distacco tra il cittadino e la Giustizia, magistrati…
Uno che vuole fare una segnalazione importante per un’ indagine in corso, devono passare anni prima che arrivi a chi di dovere, passando tra forze dell’ordine, scrivanie del palazzo di Giustizia primo piano, poi secondo piano dove ci sono uffici di carabinieri, polizia in borghese a far non so che, figurati al terzo piano dove ci sono i pm.
C’è ancora troppa burocrazia, per arrivare ai magistrati ce ne vuole, sembra di andare dal Papa, poi se non hai un avvocato e di quelli buoni, cade tutto in prescrizione! Dunque riformateee