Diventano quattro i titoli operistici in cartellone: tutti lavori di rarissimo ascolto se non assolutamente nuovi, come un’opera inedita commissionata dal Festival, in prima esecuzione mondiale (la prima in trentotto anni di storia), e un’originale riduzione drammaturgico-musicale di un capolavoro barocco, sempre su commissione.
Il tradizionale programma di musica sacra prende il nome di “Concerto per lo spirito”, apertura ad ambiti espressivi che possano anche prescindere da definizioni e confini di credo e di culture religiose; una Festa del Belcanto, con la consegna dell’ambito Premio Celletti, e il grande Concerto sinfonico di chiusura. Il repertorio cameristico si esprime attraverso due cicli, l’inedito Fuori orario… e il tradizionale Novecento e oltre, che ha dimostrato di attrarre più pubblico di quanto si potesse ottimisticamente immaginare e che propone tre serate “tra musica e poesia”, suggerendo un vertiginoso accostamento tra il Contemporaneo e il Barocco, il Nord e il Sud della musica, l’Occidente e l’Oriente, oltre a un’opera novecentesca per bambini.
La decima Musa corona come di consueto il programma, con tre serate di grande cinema d’autore, nel solco dei temi del festival.
Questo, in sintesi, il programma del XXXVIII Festival della Valle d’Itria che, pur nello sforzo di rinnovarsi, intende consolidare la propria identità: solide radici ancorate al primato del Belcanto e impegno per il nuovo e per i giovani.
Programma festival 2012
Redazione Stato@riproduzione riservata