Foggia, 01 dicembre 2020. “A chi mi chiede un commento sull’ennessima nota stonata del Pd foggiano rispondo che francamente spetta ai nostri consiglieri comunali foggiani chiarire che ovviamente noi in consiglio comunale a Foggia non siamo la stampella di nessuno, non siamo nè con Landella nè con il Partito Democratico. Non comprendo poi i sogni espansionistici del Pd locale e quindi è bene chiarire che: il percorso avviato in Regione Puglia e che ancora non è definitivo, poiché vedrà un voto da parte degli iscritti su Rousseau, non vuol dire che automaticamente ci dobbiamo alleare nei comuni. Anzi nessuno ci costringe a farlo. Visto che lo stesso Emiliano si professa libero dallo stesso Pd, si comprende che l’esperimento non è propriamente col Pd pugliese che per altro nemmeno ci vuole in maggioranza e che anzi a mio avviso continua a mandare queste note con un solo fine: ostacolare una eventuale nomina di Rosa Barone ad assessore, un contrappeso troppo fastidioso per il loro modo di fare politica.
-le alleanze sui comuni saranno scelte dal M5S locale, ad oggi visto l’atteggiamento da “maestrini” del PD foggiano escludo che una alleanza con loro sia possibile.
-nemmeno due settimane fa proprio la maggior parte dei sindaci afferenti al cerchio magico del Pd provinciale tra gli altri: Michele Merla, Rocco Di Brina e altri, hanno firmato una vergognosa e velata lettera contro noi eletti del M5S rei a loro dire di minare la serenità del Parco Nazionale del Gargano e contro il nostro Ministro Sergio Costa reo a sua volta, di non nominare il Consiglio Direttivo del Parco, quando ad oggi sanno benissimo che l’impasse creata al Parco ha un solo nome e cognome: Pasquale Pazienza. Il
Presidente. Che con il licenziamento anticipato rispetto il periodo di prova della direttrice, ha creato un lassismo dell’Ente, alle prese ora con ricorsi pendenti al Tribunale e ispezioni passate del Ministero per atti e procedure errate. È questa la serietà di chi non approfondisce nel Pd? E che si allinea per altro al Parco con la Lega?
-un mese fa a seguito della denuncia di Rosa Barone sulla presunta compravendita dei voti, il Pd locale (mai citato ma preso da una overdose di presenzialismo) rispose che le nostre campagne elettorali portano a voti “poco ragguardevoli”, mentre ora vogliono collaborare con chi secondo loro ha voti “poco ragguardevoli” poichè stranamente iniziano a pensare che in effetti siamo una forza determinante ai vari livelli. Delle due l’una.
Concludo. Fino a quando sarà questo l’atteggiamento, fino a quando lo spirito è mettersi in cattedra la vedo molto lontana la possibilità di un campo allargato foggiano. C’è bisogno di umiltà e voglia di parlare di temi per i cittadini, se invece il fine del Pd locale è quello di preservare solo potere e status quo, credo che potranno a lungo rimanere soli. Il caso Matera dovrebbe insegnarli qualcosa.”
Così in una nota l’europarlamentare del M5S Mario Furore.