Diceva Tucidide “Bisogna conoscere il passato per capire il presente e orientare il futuro” (Cit. Tucidide 431-404 a.C.).
Foggia possiede una grande storia, piena di personalità illustri, eventi significativi ed è fondamentale ricordare, analizzare, comprendere, soprattutto in questo momento. Una delle maggiori risorse che può sostenerci nella riscoperta delle memorie cittadine è il sito di Alberto Mangano: “manganofoggia.it”.
Tanti scatti, immagini, pensieri, riflessioni, che mostrano una grande Foggia, quartieri d’altri tempi, quando il capoluogo dauno era un centro molto più prospero e importante. Sicuramente la città ha mantenuto la sua bellezza, malgrado le vicissitudini che l’hanno caratterizzata, segnandola soprattutto dal punto di vista economico e sociale.
Una vera e propria passeggiata virtuale tra le meraviglie cittadine di ieri e oggi, ma non solo, perché in realtà consultando questo interessante portale web si respira un’aria diversa, intrisa di senso civico, di grande decoro. Una coscienza civica che purtoppo sta venendo meno nel nostro capoluogo, tra atti di vandalismo e degrado sociale, sempre più frequenti, principalmente tra i più giovani. Un sito che quindi aiuta anche a riflettere, con un po’ di nostalgia verso quei valori perduti, ed in questo periodo sarebbe una pratica dovuta e necessaria. Ma all’interno non manca anche l’attenzione del giornalista verso lo sport, una grande passione calcistica che da sempre ha caratterizzato la nostra amata città, soprattutto l’era d’oro di “Zemanlandia”.
I quartieri erano in festa, l’entusiasmo alle stelle, quando il mitico Foggia, del compianto Don Pasquale Casillo, era nella gloriosa serie A.
Mangano è anche il promotore, insieme a diversi amici appassionati di storia, fotografia e cultura foggiana, di un comitato con relativo museo, nato all’insegna del ricordo, della memoria, del periodo di guerra che Foggia subì nell’estate del ’43. Un triste episodio che segnò profondamente la nostra terra, soprattutto in termini di vite umane, bombe che distrussero anche gran parte del pronao della Villa Comunale. Proprio dove oggi sorge questo museo, alle porte del parco urbano, un segno per non dimenticare i terribili bombardamenti dell’epoca, ma anche per riqualificare uno spazio ex Ataf, ormai inutilizzato da tempo. Un progetto che si pone anche come ottimo esempio di riqualificazione urbana della zona, divenendo un polo culturale attrattivo. Diverse le iniziative positive poste in essere negli anni, da parte del comitato presieduto da Mangano, denominato “Un monumento a ricordo delle vittime del ’43”. Tra quelle più significative citiamo esposizioni e mostre fotografiche, ma non solo.
Sono passati già due anni dall’inaugurazione del museo, fermo per un periodo causa pandemia, ma che ha sempre stimolato grande interesse nell’animo dei foggiani.
Vale la pena segnare il periodo tra fine maggio e inizio giugno sul calendario, perché avverrà la riapertura al pubblico, in piena sicurezza e rispetto delle regole. Una ripartenza che avverrà a distanza di ben 78 anni dal primo bombardamento che colpì la nostra città.
È grazie agli sforzi di cittadini come Alberto Mangano, Claudio Manzi, Salvatore Valerio, Tommaso Palermo, Giuseppe D’Angelo e Marco Scarpiello, caratterizzati da un grande entusiasmo e senso civico, che la storia cittadina continua a essere preservata e valorizzata, perché non bisognerebbe mai dimenticare che Foggia è sempre stata grande. Speriamo tutti che tornerà presto ai fasti di un tempo.
