E’ quanto denunciano in una nota i referenti del Coordinamento Provinciale USB Foggia.
“Su queste tesi forse otterranno, ma ci batteremo fino all’ultimo affinché questo non accada, un miserabile risparmio a fronte di una perdita, in termini intellettuali, culturali e umani, incalcolabile.
Qualora queste logiche prendessero piede nel conservatorio, qualora fossero applicate, le conseguenze sarebbero devastanti. Ricordiamo che Rodi Garganico nasce come presidio culturale in un territorio senza grandi alternative, e senza grandi traguardi”.
“Il Ministero non chiede direttamente di tagliare la Scuola di Didattica della Musica rodiana ma di giustificare i le due Scuole a Rodi e Foggia. La risposta a tale richiesta ministeriale è evidente: la sede staccata di Rodi Garganico rappresenta un presidio territoriale irrinunciabile con tutte le sue specificità compresa quella, appunto, della Scuola di Didattica della Musica che garantisce, oltre all’attivazione del biennio abilitante nella zona del Gargano, la formazione iniziale dei docenti di musica attraverso il triennio di primo livello nonché la formazione e l’aggiornamento del personale scolastico in servizio presso le scuole primarie, dell’infanzia e secondarie attraverso convenzioni ed intese con gli istituti scolastici della zona”.
“Noi invitiamo tutti a non serrare gli occhi di fronte alla didattica della musica, perché questo significherebbe regredire in modo ottuso rispetto ad una delle esigenze più importanti e vitali per tutti i musicisti, perché tutti impegnati, alla fine, alla responsabilità dell’insegnamento. Noi domandiamo di restare al passo dalle realtà musicali europee e internazionali dove la Didattica della musica è, come per esempio nel Regno Unito, Germania, Stati Uniti, Paesi pionieri e grandi sostenitori di questa materia, un assoluto punto fermo e indispensabile per ogni istituzione musicale. Chi dovrebbe dunque fermare tutto questo? Uno o più funzionari di turno incapaci di comprendere l’importanza delle nostre discipline? Oppure soltanto in male fede, perché non vogliono credere, chissà per quale motivo nella didattica?”.
“Dunque, in sintesi, chiediamo a tutti gli organi istituzionali interessati: di non procedere alla conversione delle cattedre della Scuola di Didattica della Musica della sede staccata di Rodi Garganico del Conservatorio di Musica di Foggia salvaguardando così le esigenze formative e culturali del territorio interessato; di valorizzare maggiormente le risorse professionali e culturali rappresentate dalle Scuole di Didattica della Musica dei Conservatori italiani. In particolare si chiede al Ministro dell’Istruzione e dell’Università di potenziare il ruolo istituzionale delle Scuole di Didattica della Musica nell’ambito della formazione/aggiornamento dei docenti attraverso l’avviamento dei Bienni abilitanti ex DM 249/10; l’implementazione istituzionale dei Trienni di primo livello ad indirizzo didattico; l’attivazione costante di convenzioni con gli Uffici Scolastici Provinciali, l’ANSAS, gli istituti scolastici per la formazione e l’aggiornamento del personale in servizio nelle scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo e secondo grado”.
“di moltiplicare le Scuole di Didattica della Musica nei Conservatori. In questi ultimi anni abbiamo assistito all’impoverimento culturale e all’isolamento progressivo della Didattica della Musica nelle istituzioni dell’alta formazione artistica e musicale. Chiediamo al Ministro dell’Istruzione e dell’Università di dotare le Scuole di Didattica della Musica di una nuova regolamentazione che le radichi maggiormente nella realtà istituzionale del territorio scolastico anche attraverso l’attivazione di nuove Scuole nei Conservatori che ne sono sprovvisti o la possibilità per le Scuole esistenti di convenzionarsi con altre istituzioni AFAM (conservatori e istituti musicali pareggiati) al fine di una capillare distribuzione del servizio di formazione/aggiornamento musicale di tutti i docenti”.
“Si invita inoltre la Direzione locale del Conservatorio di Foggia a non ignorare le richieste di parte sindacale USB e RSU volte a voler affrontare tali problematiche, tentando di delegittimare chi rappresenta e tutela i diritti collettivi ed individuali dei lavoratori”.
“Non si può relegare alla disponibilità, concessa dalla Direzione del Conservatorio di Foggia – Dott. Di Lernia, di pochi minuti (dalle ore 8,00 alle 8,15), la discussione di questioni che interessano i posti di lavoro di lavoratori con figli, che alla soglia dei cinquant’anni, si troveranno a fare i conti con una improvvisa povertà. Si invita il collegio accademico nella riunione del 29 a non adottare questo taglio prospettato, nella logica che investire che nella cultura musicale, non è mai abbastanza”.
Risposta Direzione Conservatorio Foggia. Poggi della CGIL, come potra’ lei stessa confermare, e’ stata ricevuta e ha potuto esporre le sue argomentazioni in tutta calma.La polemica, pertanto, e’ strumentale”, dice M. Francesco Di Lernia, della Direzione Conservatorio Foggia
Redazione Stato