(StatoQuotidiano, 28 maggio 2021). E’ stato un inverno lungo e faticoso: nuovo trasloco, nuova città, nuova casa, nuovi colleghi. Per fortuna, quello che non è mai mancato sono stati il mare e gli amici. Due di loro, causa restrizioni pandemiche, hanno deciso di trasferirsi da queste parti per occuparsi di un progetto da portare a termine entro l’arrivo dell’estate.
Poco prima di Natale, avevo ricevuto comunicazione del mio imminente trasferimento: avrei iniziato il nuovo anno a Manfredonia. Quella stessa sera ricevo una telefonata: “Ele, abbiamo fatto un nuovo acquisto! Ci vediamo in Puglia!”. Serendipità? Chi mi conosce, sa che ci credo!
Quando la passione per il mare e la navigazione si incontrano, non ci sono più ostacoli. Massimo e Ornella hanno scoperto il Gargano alla fine della scorsa estate. Mentre seguivano l’itinerario che gli avevo consigliato, sono stati attratti dal porto turistico ‘Marina del Gargano’ di Manfredonia e lì hanno incontrato la loro nuova barca a vela Jeanneau – Sun Odyssey 49, ribattezzata Giramare.
Una vera e propria casa galleggiante lunga 15 metri, dotata di ogni confort e adatta a trascorrere indimenticabili periodi di “vita vista mare”.
Dopo averla tirata a lucido durante i mesi freddi, Massimo e Ornella hanno ripreso in mano le loro patenti nautiche e le hanno fatto fare il giro inaugurale.
Non avevo mai fatto una gita in barca e in mare aperto!
L’uscita dal porto è stata a motore, poi la brezza marina si è trasformata in vento, leggero ma non troppo: “Apriamo prima il fiocco e poi la randa. Ele, tieni il timone!”.
Fotogallery “Riccia di Mare”
Quando il mare è calmo, chiunque può tenere un timone ma la sensazione è stata comunque entusiasmante, un senso di libertà assoluta!
Poi abbiamo preso velocità, vele spiegate e vento tra i capelli. Sono tornata a sedermi nel pozzetto e pian piano ho iniziato a lasciarmi cullare dal rumore dolce dell’acqua che si increspa e spumeggia quando è solcata da un’imbarcazione.
All’orizzonte una distesa di mare verde e azzurro puntellata dal luccichio dei raggi del sole.
Il giro di boa? Adrenalinico! Riavvolgere velocemente le vele e virare mantenendo la giusta inclinazione. Movimenti rapidi scanditi dal rumore serpeggiante delle cime intorno al winch.
Gita breve ma intensa, purtroppo unica, almeno per il momento. Giramare è salpata alla volta di Trieste per essere ormeggiata nella sua darsena.
Che il mio prossimo “passaggio a Nord Est” non sia per fare anche un tuffo al largo, proprio lì dove l’acqua è più blu?
A cura di Eleonora Zaccaria. “Riccia di Mare” – Maggio 2021