Foggia – SI terrà venerdì 27 luglio, alle 10.30 nella Sala Giunta di Palazzo Dogana, la conferenza stampa di presentazione della I edizione del “Deliceto Musica Festival Francesco De Matteo”, l’evento promosso dalla Pro Loco “Amedeo Iossa” di Deliceto e dal Comune di Deliceto in collaborazione con l’Associazione “Bel canto” di Foggia” che svolgerà dal 28 al 31 agosto 2012 nel Salone del Castello Normanno Svevo di Deliceto e che è dedicato al musicista Francesco De Matteo.
Alla conferenza stampa di presentazione dell’evento interverranno il vicepresidente della Provincia di Foggia ed assessore alla Cultura e al Turismo, Billa Consiglio; il sindaco di Deliceto, Antonio Montanino; l’assessore alla Cultura del comune di Deliceto, Mariano Laudesi; il Presidente della Pro Loco “A: Iossa” di Deliceto, Benvenuto Baldassarro; il Presidente dell’Associazione “Bel Canto”, Davide Longo; il segretario Generale del Festival, Michele Campanaro e il Direttore Artistico, Maria Gabriella Cianci.
Francesco De Matteo. Nacque a Deliceto il 19 aprile del 1877. Frequentò gli studi presso il Liceo Nazionale “Vittorio Emanuele I° di Napoli. Combattè e vinse la riluttanza dei suoi genitori, che volevano avviarlo agli studi classici, per seguire la sua naturale inclinazione e vocazione verso la musica . Intraprese la carriera musicale diventando maestro compositore. Sarebbe stato sicuramente un grande artista, se non fosse morto giovanissimo: Una tubercolosi polmonare si impossesso del suo fisico e la morte lo colpi inesorabilmente il 18 giugno 1899, a soli 22 anni. Ancora giovanissimo scrisse e musicò la suo opera :”Dramma Eterno”, melodramma lirico in due atti, che fu rappresentato nel 1897 al Teatro Comunale di Catanzaro e poi al Mercadante di Napoli. Scrissi e musicò ancora: “Spiritismo”, opera in due quadri; “Jannette” dramma lirico in due quadri; “Intermezzo”: Musicò inoltre il “Preludio di F. Angelico” e “Madame Bovary” di A. Ribera; “Marco” di S. Falzone, melodramma in un atto e due quadri e “Rimpianto” di A: Genie: Compose “Nina”, una scena lirica; “Il demente”, scena drammatica; nonché numerosi canzoni e poesie. La sua bravura e la naturalezza gli fecero meritare il plauso di valenti musicisti contemporanei, fra cui Pietro Ma scagni e Giuseppe Verdi.
Redazione Stato