Edizione n° 5428

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Absentia – M. Flanagan, 2011

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
5 Agosto 2012
Cinema //

Mike Flanagan (fonte: thefilmstage.com)
Questa scheda è spoiler-free: nel rispetto del lettore vergine della visione del film verranno isolate, nell’arco della recensione, eventuali rivelazioni critiche di trama (spoiler) su note a piè pagina, oltre a essere suggerito, a fine articolo, un indice della presenza di punti sensibili nell’opera il cui svelamento accidentale possa incidere su una sua corretta fruizione

Titolo originale: Absentia
Nazione: Stati Uniti
Genere: horror

DI fronte agli inutili residui della stagione cinematografica passati in questi caldi giorni nelle sale (quelle rimaste aperte), si offre come alternativa più intrigante al cineamatore indefesso la ricerca quasi archeologica di pellicole rimaste del tutto emarginate dalla distribuzione italiana, complici i benefattori di sottotitoli di cui abbonda il web. In taluni casi, tuttavia, anche la pazienza più solida e la passione più ferrea vengono messe alla prova, e tanto accade quando per alcuni incerti titoli diventa arduo o impossibile trovarne sottotitolazione di sorta, anche solo in lingua inglese.
Absentia - Locandina
E’ quanto accade per Absentia, di Mike Flanagan, non significativamente quotato dal pubblico della rete e lasciato lì, nel mondo del cinema underground, in attesa di esser notato da qualche audace pescatore di celluloide. Reperibile con supporto di testo italiano unicamente in una versione in streaming, Absentia, con grande sorpresa, ripaga della pazienza l’amante delle mistery story e dell’horror tout-court e fornisce su un piatto non troppo notabile un soggetto ed un plot tutt’altro che disdegnabili.
Protagoniste due sorelle, Tricia e Callie, il film s’incentra sulla scomparsa da sette anni del marito della prima, prossimo ad essere considerato ufficialmente “morto per assenza” (dead in absentia). Callie si troverà casualmente coinvolta in alcuni misteriosi eventi poco lontano dall’abitazione di Tricia.

Absentia è una piccola perla in un genere dalle frequenti derive commerciali e l’ennesima prova dell’esaustività di un plot semplice ma funzionale accompagnato da uno sviluppo intrigante, senza cedere alle brame voyeuristiche del pubblico o lasciarsi spalleggiare da perizie tecniche dell’ultima ora. E’ un peccato non vedere questa pellicola nelle sale, speranzosi che possa ottenere una distribuzione fra qualche anno, perché a fronte di debolezze di sceneggiatura iniziali e interpretazioni non brillanti, Absentia rinnova un sottofilone con un’amatorialità da invidia: in fine visione si resta tentati dall’imbracciare una telecamera e provarci, ma soprattutto ci si sente di perdonargli tutto quanto di mancante l’avrebbe reso un cult.

Absentia - Locandina
Dopo una prima parte in cui vengono raccontate le due sorelle, gli incontri-scontri e accennati i loro passati non facili, tiepidamente si viene portati nelle irreali atmosfere all’esterno della casa, inquadrate dal jogging di Callie. Già prima degli accadimenti che smuoveranno lo sviluppo, grazie ad una fotografia accesa e soffusa si avverte una suggestiva sospensione del mondo ripreso, rarefatto, come staccato dal concretezza del quotidiano. Sarà il prologo immaginifico adatto a quanto gradualmente accadrà sotto gli occhi, mai tutto svelato con quella volgare somministrazione massiccia che tanto frequentemente si avverte al cinema, e la sorpresa scolpirà il film in più momenti con tempi e dosi calibrati. La virata dell’ultimo terzo di Absentia è un boccone prelibato – tenetevi lontani da pre-letture di trama e recensioni ricche di dettagli! -, una conferma di certe non casuali o virtuose cure nel resto del film, un biscottino per gli appassionati che fa stravedere e dimenticare ogni errore possibile.

Poco importante che questo bel lavoro di Flanagan abbia avuto diversi riconoscimenti in giro per gare e manifestazioni (Wikipedia, sezione Awards) – chi non ne riceve di questi tempi? -, molto più importante è che esso venga, in un qualche modo, segnalato attraverso una limpida informazione cinematografica.
Ci proviamo, nel nostro piccolo, anche noi su queste pagine.

Valutazione: 6.5/10
Spoiler: 9/10

altreVisioni

Persepolis, M. Satrapi & V. Paronnaud (2007) – fascinosa animazione per un cinema non buonista ma neanche travolgente * 7
-2 Livello del terrore, F. Khalfoun (2007) – thriller che non aggiunge nulla ai tanti incentrati su un antagonista squilibrato. Si cambia solo scenario. Inutile * 4.5

In Stato d’osservazione

Il cavaliere oscuro – Il ritorno, C. Nolan (2012) – fantastico, terzo capitolo del Batman di Nolan * 29ago
Ribelle – The Brave, M. Andrews & B Chapman (2012) – animazione, Pixar * 5set
Prometheus, R. Scott (2012) – il ritorno di Scott alla fantascienza * 14set

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