Edizione n° 5445

Iscriviti al canale Whatsapp

Foggia

Manfredonia

Cronaca

Politica

Sport

Eventi

San Severo

Cerignola

Il “Decreto salute” e le nuove norme a tutela dei minori

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
14 Settembre 2012
Casi e Sentenze //

Il ministro alla sanità Renato Balduzzi (TM News - Infophoto - Foto Ravagli)
ALCOLISMO, tabagismo, ludopatie, sono tra le malattie, sanitarie e sociali, legate agli stili di vita che oggi coinvolgono sempre più soggetti la cui età anagrafica, purtroppo, tende a scendere, sino a colpire ragazzini in età adolescenziale. Una situazione alla quale non si sottrae neanche la nostra provincia dove la diffusione di alcool, tabacco e vizio del gioco tra i più giovani è aumentata notevolmente negli ultimi anni. Sono tematiche all’ordine del giorno dell’agenda politica degli Stati e della stessa Comunità Europea. Molte legislazioni prevedono norme restrittive e sanzionatorie per limitare l’uso e l’abuso di alcool, del tabacco o la partecipazione al gioco e alle scommesse dei minorenni. Ma su questo punto è bene intendersi subito: non basta il “divieto” imperativo contenuto in una norma giuridica a salvare tanti nostri giovani da una delle “piaghe” che affliggono le “moderne” civiltà. E’ fondamentale che tutti coloro che a qualsiasi titolo fanno parte del “sistema” di vendita e offerta di questi beni e servizi, siano parte attiva nel “pretendere” sempre il rispetto e far rispettare le Leggi del settore.

E’ necessario un cambio di mentalità che porti i gestori e titolari di bar, pub, tabacchi, sale da gioco ecc ad avere atteggiamenti più severi verso i minori di età. Un tabaccaio che rifiuta di vendere sigarette a un minore, piuttosto che una “cicchetteria” che impedisca loro l’ingresso o una sala giochi che richieda la carta d’identità ad un giovane che si appresta a giocare con le video slot o il supermercato che non gli venda vini e liquori, compie un gesto che dovrebbe essere all’ordine del giorno in un Paese “normale” e che vale più di mille divieti.

Nella direzione dai più sperata, cioè verso un inasprimento delle norme in esame e una disciplina più restrittiva, sembrava andare il nuovo Decreto Sanità ( D.L. 13 settembre 2012, nr.158, in G.U. nr. 214, stessa data ) . Anche qui però il testo uscito dal Consiglio dei Ministri è diverso da quello che in un primo momento era stato pensato. Innanzitutto molte norme entreranno in vigore solo dal primo gennaio del 2013; in taluni casi, con effetti più blandi rispetto all’originale impianto. La norma che ci interessa è l’art.7 del Decreto che contiene: “Disposizioni in materia di vendita dei tabacchi e misure di contrasto alla ludopatia…”. Scomparsa la possibilità di autorizzare, sin da subito, le nuove sale da gioco e le videoslot solo “lontano” da luoghi ritenuti a rischio: scuole, ospedali, luoghi di culto ( si parlava di 200 o 500 metri) è stato demandato all’AAMS ( che tra non molto verrà incorporata nella nuova “Agenzia delle Dogane e dei Monopoli”) e alle altre Forze dell’Ordine il potere di effettuare controlli e verifiche, per contrastare il gioco minorile, tese ad individuare situazioni di rischio per i minori, connessi alla presenza di sale scommesse e video slot.

Molte belle parole ma vedremo, alla prova dei fatti, come, praticamente, sarà possibile individuare, entro il quadro tracciato dal legislatore, queste “situazioni di rischio” sulle quali sarà possibile intervenire. Nel futuro, invece, vale a dire solo dopo l’espletamento di nuovi bandi di gare per nuove concessioni e una “pianificazione che tenga conto degli interessi pubblici del settore” (come espressamente dice la norma), sarà possibile ricollocare i punti della rete fisica della raccolta gioco, tenuto conto della presenza dei luoghi prima citati: insomma, un modo come un altro per rinviare tutto alle consuete “calende greche..!” Del resto l’entrata erariale per lo Stato derivante dai giochi e dalle scommesse è talmente importante per il nostro bilancio che difficilmente la cinghia potrà stringersi molto intorno a queste attività.

Più deciso sembra invece essere la lotta alle ludopatie, ma anche qui bisognerà aspettare l’anno nuovo perché le nuove regole abbiano effetto: la limitazione degli spot pubblicitari, di cui tante volte abbiamo messo in guardia dagli effetti negativi verso i minori, in orari e con modalità “protette” e il divieto degli stessi quando esaltano il gioco o abbiano per oggetto minori; formule di avvertimento del rischio delle dipendenze derivanti dal gioco; l’indicazione sulle schedine di gioco, ma anche all’interno delle sale e dove sono installate le videoslot, di analoghi sistemi di “avviso”; il divieto di ingresso ( non solo quindi, quello di partecipare al gioco) per i minori nei luoghi deputati al gioco con l’obbligo per i gestori di sala di richiedere i documenti; la previsione di un elevato numero di controlli per verificare il rispetto delle regole innanzi citate sono gli interventi guida. Altre novità riguardano l’aumento sino a 500.000 euro delle sanzioni e la possibilità di sospendere o chiudere le attività che non rispettino queste norme.

Giro di vite anche per il tabacco. Sarà vietato, sempre dal 1^ gennaio 2013, la vendita di sigarette ai minori di 18 anni. Questo divieto in realtà c’è sempre stato e, come tale, riportato anche nei capitolati di appalto tra AAMS e gestori del servizio, ma ora viene messo a carico del gestore: “L’obbligo di richiedere un documento d’identità, all’atto dell’acquisto, tranne che la maggiore età sia manifesta” (art.7 comma 1, primo periodo, del Decreto). Multe salate, sino a 1000 euro o a 2000 più la sospensione della licenza in caso di recidiva. La stessa cosa vale per i distributori automatici. Certo non sarà facile prevedere come possa per es. un tabaccaio stabilire che l’età è “manifestamente superiore a 18 anni” e quindi sottrarsi all’obbligo dell’identificazione, quando ovviamente si tratta di giovani o ragazzi. Altrettanto difficile, quanto impossibile, impedire che persone maggiorenni e senza scrupoli, acquistino sigarette per conto di minori o giochino schedine per loro conto. Si torna al discorso iniziale; prima ancora che a divieti e sanzioni, è rimesso alla coscienza e alla sensibilità di ciascuno di noi componenti la società civile, l’obbligo di contribuire ad impedire, secondo le proprie responsabilità e come ogni buon padre di famiglia, che i minori acquistino o utilizzino sostanze nocive o partecipino ad attività dannose per il loro fisico e per la società che, spesso, paga prezzi alti (in termini di vite umane e disagi sociali) all’altare dei vizi.

(A cura del dr Salvatore Aiezza)

2 commenti su "Il “Decreto salute” e le nuove norme a tutela dei minori"

  1. al momento la vendita di sigarette è vietata ai soli minori di anni 16 per cui è inesatto l’articolo che sostiene che questo divieto era già esistente

  2. Il divieto, sino a 16 anni, era già preesistente ma molto spesso eluso. L’nnalzamento a 18 anni, insieme all’obbligo dell’accertamento dell’età e all’aumento delle sanzioni, unitamente alle altre norme, non possono non essere visti favorevolmente nell’ottica di tutela dei nostri minori

Lascia un commento

La fede non è la convinzione che Dio farà quello che vuoi. E’ la convinzione che Dio farà ciò che è giusto. (Max Lucado)

Anonimo

StatoQuotidiano sei tu!

StatoQuotidiano, fondato nell'ottobre 2009, si basa sul principio cardine della libertà d'informazione, sancita dall'art. 21 della Costituzione.

Il giornale si impegna ad ascoltare la comunità e a fornire informazione gratuita, senza sostegno di classi politiche o sociali.

Ai lettori che ci seguono e si sentono parte di questo progetto, chiediamo un contributo simbolico, per garantire quella qualità che ci ha sempre contraddistinto!

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce, articoli, video, foto, richieste, annunci ed altro.

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce o disservizi.

Compila il modulo con i tuoi dati per promuovere la tua attività locale, pubblicizzare un evento o per proposte di collaborazione.

Nessun campo trovato.